Masters of the Universe Revelation part 2: per me bocciatura totale!

Con gli ultimi 5 episodi pubblicati da Netflix, si conclude Masters of the Universe Revelation. La parte 2 chiude la storia che, lo showrunner Kevin Smith, ci descrisse come “la storia dei Masters che da bambini avrebbero sempre voluto vedere“. Effettivamente, alla presentazione del trailer, l’hype era davvero alto. Il ritorno del potere, dopo 40 anni, aveva risvegliato in noi 40enni quelle emozioni bellissime provate nei primi anni ottanta grazie alle gesta di un fantastico eroe e della linea di giocattoli a lui dedicata.

Ringrazio Kevin Smith per essersi impegnato in questa operazione. Credo molto nel potere del “grazie” oltre a quello di Grayskull. Ma, per me, questa serie si prende una bella bocciatura. Non è la storia che, da bambino, avrei voluto vedere. Figuriamoci da adulto. Ah, dimenticavo: la stanza dell’OK Boomer è in fondo a destra.

Perchè questa serie non mi è piaciuta? Da adesso in avanti ci saranno spoiler.

La delusione l’ho subito provata già nei primi 5 episodi. Una trama che non mi ha convinto, He-Man relegato all’orribile ruolo di comparsa, personaggi stravolti (King Grayskull sei tu?) e altri infilati a forza per mero citazionismo; gli ultimi 5 episodi non sono stati tanto diversi. Narrativamente e tecnicamente ben al di sotto delle aspettative, personaggi sprecati (vedi Fisto, Ram-Man, Clamp Champ e quasi anche Man-at-Arms) e altri inseriti per essere soltanto delle macchiette-omaggio per i fan (vedi Blade, Goat-Man e Pigboy). Peccato, nella prima parte, almeno Roboto aveva ricevuto un buon momento di gloria. Stanotte non sono riuscito a dormire: risuonava nella mia testa la terribile rima pronunciata da Fisto 😀

Questi 5 episodi ci mostrano situazioni e dialoghi fin troppo banali, cambi repentini con collegamenti deboli o nulli; la mitologia viene gettata dentro senza un criterio e senza i giusti approfondimenti (eh ma in 10 episodi cosa vuoi approfondire? Eh lo so signora mia).

C’era una volta Oo-Larr…anzi Hulk.

Soffermiamoci un attimo sulla trasformazione di Adam, senza usare la spada del potere, nell’He-Man selvaggio; una sorta di brutta copia dell’Incredibile Hulk che non aggiunge nulla e non rende merito al mito. Perchè non si è cercato di introdurre i personaggi di Oo-Larr e Green Goddess, magari recuperati attraverso un viaggio nello spazio-tempo e fare un bel collegamento tra l’He-Man attuale e quello che fu? Invece no, Adam, può richiamare il potere senza usare la spada (per me la negazione dell’Universo MOTU), diventa la bruttacopia di Hulk e va in giro a fare danni fino a rischiare di uccidere Re Randor. Tutto ciò per innescare il ricongiungimento di Adam con i genitori, che bella famiglia, salutavano sempre.

Skeletor ma non volevi solo il potere e nient’altro?

Skeletor sembra quasi la copia del Joker (non che ci dispiaccia, amiamo anche Batman and friends) che si riduce a una macchietta il cui unico scopo nella vita sembra essere, più che la conquista dei segreti del castello di Grayskull, quello di combattere col biondino più amato dagli eterniani. Alcune voci dicono che gli avrebbe sussurrato: “tu completi me“. Se non cogli la citazione non saremo mai amici. Parlando proprio del biondino, anche in questa seconda parte, resta in secondo piano, mai protagonista. Lo vediamo in azione solo nella battaglia finale mentre, nei quattro episodi precedenti, resta il grande assente; in scena c’è sempre e solo Nino D’Angelo ehm, scusate, intendevo Adam.

Il gran finale, si fa per dire!

Arriviamo alle protagoniste indiscusse: Teela ed Evil-Lyn (leggete i nomi urlando Giiiirrrllllll Powaaaaaaaa). Evil-Lyn ci piace nella parte 1 mentre, in questa seconda parte, inizia a perdere colpi, a perdersi in una banalissima retorica diventando essa stessa un personaggio senza più capo ne coda e facilmente redenta grazie all’intervento di Teela che, nel frattempo, è divenuta la nuova maga del castello. Si fa un veloce passaggio sul suo incontro con Skeletor ma senza raccontarlo bene, senza passare per Keldor, raccontando velocemente di un amore tossico in cui Skeletor è il solito maschilista che tratta di merda la sua donna. Una storia che poteva essere raccontata meglio.

Tutto sommato bello il passaggio di testimone da Sorceress a Teela (lacrimuccia), la visione su Zoar e sul vero significato del potere, dell’Universo, dell’esistenza. Evil-Lyn beffa Skeletor (non commentiamo come signora mia) e si impadronisce del potere diventando She-Ra…no quella è un’altra roba, vabbè, ci siamo capiti. Diventa l’essere più potente dell’Universo e il suo unico fine è…rullo di tamburi: distruggerlo! Super-Mega-Lyn finisce presto per fare repentini cambi di rotta semplicemente per forzare la trama verso un finale carico di buonismo che può accontentare tutti. Un finale aperto che lascia spazio a un possibile seguito.

C’era anche qualcosa di buono is for boys, bocciatura is for men

Questa è la mia personale opinione, Revelation non mi è piaciuto; un’occasione sprecata di rendere omaggio al mito dei MOTU dove è mancata l’unica cosa che contava: lo scontro finale tra He-Man e Skeletor. E Stratos? E Zodac e i Cosmic Enforcers? E Man-E-Faces? E basta! E’ già tanto che ci ha fatto vedere Orko e Scareglow in quello che è il duello più epico di tutta la serie, alla fine dei conti è così. Grazie comunque Mr. Smith, passione e impegno li apprezziamo comunque. Non aspetterò l’eventuale seguito e continuerò a sognare quella serie che, i fan dei MOTU, da bambini avrebbero voluto vedere.

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4 commenti su “Masters of the Universe Revelation part 2: per me bocciatura totale!”

  1. Hai ragione: chi dice Ok boomer, oppure “i fan nostalgici tossici” …. madonna quante sberle!
    Non hanno capito loro per primi cosa sono i Masters.
    Anche per me delusione, peccato perché l’animazione non mi dispiace (e -quando non stravolti- anche i look in stile MOTUC sono fighissimi).
    Tutto troppo girandoloso, cambiamenti veloci senza capo né coda, personaggi sprecati, la storia d’amore maschilista è penosa… pagando il tributo all’attuale femminismo, dove ogni uomo bianco etero è un nemico (vedi anche Randor…).
    Sì, tu completi me… è quello che hanno cercato di fare e ci sta pure come eterna nemesi reciproca, come sempiterno yin e yang.
    Però era davvero troppo Batman e Joker.

    Moz-

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    • abbiamo entrambi la stessa idea, da veri e storici fan dei MOTU, siamo delusi. Condivido tutto della tua analisi e delle tue riflessioni, questo brand è stato svilito per dare in pasto al pubblico una storia che potesse piacere al mondo in cui viviamo oggi. Ma i fan dei MOTU non sono il mondo, anche se sono tanti.
      p.s se non ci è riuscito Smith, chi ci darà la serie che avremmo voluto vedere da bambini?

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