East 17 la migliore boy band degli anni novanta

Se parliamo delle boy band che tanto andavano di moda negli anni ’90 ti verranno sicuramente in mente i Backstreet Boys o i Take That. Piuttosto normale visto che erano le boy band più famose in quegli anni e, soprattutto, le più amate dalle ragazzine in preda ai primi arrapamenti mentre guardano le foto dei suddetti sul cioé.

Francamente, l’unica cosa che mi piace ricordare dei Backstreet Boys, é la presa per il culo fatta dai mitici Blink182 nel video di All The Small Things. Semplicemente Meraviglioso. Ma siamo qui per parlare di musica e delle boy band dei mitici anni novanta giusto? Pare di si. Per questo ti parlo di quella che, secondo me, era la migliore boy band dell’epoca: gli East 17.

Gli East 17 erano una boy band britannica di genere dance pop, house e rap nata all’inizio degli anni ’90 e composta dal frontman Brian Harvey, da Tony Mortimer e da Terry Coldwell e John Hendy. Se dal punto di vista estetico non potevano generare nelle ragazzine lo stesso “prurito” (qualunque cosa voglia dire) generato da Nick Carter e compagni, dal punto di vista musicale, a mio avviso, qui siamo su un altro livello: ho amato la loro musica e la amo ancora oggi. Ricordo che comprai la musicassetta dell’album Steam (album pazzesco!) e il CD di Up All Night. Li ascoltavo quasi ogni giorno. Ancora oggi li ascolto con grande piacere.

La scintilla scoccò un giorno del ’93 mentre guardavo i video musicali su MTV. Passarono il video di Deep e me ne innamorai. Da lì in poi iniziai a seguirli poiché apprezzavo la loro musica e, i singoli successivi che ne decretarono il successo, mi trasformarono in un fan.

Tra i singoli di maggior successo del ’93 ci sono West End Girls (cover di un brano dei Pet Shop Boys) e It’s Alright (pura energia fotonica). Nel ’94 é il turno di Stay Another Day mentre nel ’95 abbiamo Let it Rain (altra iniezione di energia infinita), Hold my Body Tight e Thunder, uno dei miei brani preferiti. Del ’96 sono Do U Still e Someone to Love. Ma, il mio brano preferito, é il meno famoso Be There.

Il declino arriva verso la fine degli anni novanta con lo scioglimento definitivo nel ’99. La band si é ricostituita nel 2006 senza poter tornare ai fasti di un tempo, senza Harvey (che nel frattempo aveva tentato anche il suicidio in preda alla depressione) e Mortimer, ciò che é rimasto potete ancora sbirciarlo su Instagram.

A me (boomer power!) piace ricordare la band dei primi anni ’90, il video di Deep e tutti quei brani che mi hanno accompagnato durante l’adolescenza. Senza “pruriti” posso dire che erano la migliore boy band in circolazione.

It’s alright!

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