Masters of the Universe Revolution: recensione di un bel passo in avanti

Analizziamo Masters of the Universe Revolution, da poco sbarcata su Netflix, e vediamo perché (secondo me medesimo) é un bel passo in avanti rispetto a Revelation (che ho bocciato senza pietà). Questa recensione é un mix di spoiler e citazioni per gente parecchio erudita; se ancora non hai visto la serie, rimedia che sei in ritardo! Poi torna qui ad affrontare gli spoiler a testa alta.

“E’ l’ora di una rivoluzione”

dice Skeletor ormai trasformato in Skele-Spectrum. Ed effettivamente la rivoluzione c’é ed é cosa buona e giusta. Rispetto a Revelation, questa serie, é più matura e meno impregnata di momenti poco interessanti o inutili alla trama. I personaggi, nonostante il poco tempo a disposizione, si mostrano tutti di spessore (tranne Andra, quella proprio non ci va a genio) e capaci di un’evoluzione interessante che li porta a compiere il loro destino nel magico mondo di Eternia. A cominciare ovviamente da Adam che, pronti via, vede schiattare Re Randor e sarà costretto a scegliere come governare Eternia: come Adam o come He-Man? Uh che scelta difficile!

Adam affronta il dolore per la perdita del padre e il peso della responsabilità che ha sulle spalle mostrandosi in grado di crescere in convinzione e sicurezza. Vediamo finalmente He-Man prendersi un pò di meritato spazio (mostrandoci l’amata versione Battle-Armor) anche se, quello lasciato ad altri personaggi, resta comunque una fetta importante dello show. D’altra parte siamo nel 2024, non ci piace che tutti i meriti vadano sempre e solo all’eroe di turno, per di più uomo, bianco e dai muscoli d’acciaio. Non sia mai…e l’inclusività signora mia?!

Teela continua la sua evoluzione come maga di Grayskull e si pone l’obiettivo di ripristinare Preternia. Per riuscirci dovrà gestire tre grandi poteri contemporaneamente (Zoar, Ka e Havoc). Nel mentre, per sollazzare i nostalgici fan di vecchia data, ecco che si tramuta in Green Goddess.

Green Goddess

Devo ammettere che, questa versione di Teela, é un gran bel vedere ma questo, purtroppo, é un punto debole della serie secondo me. Hanno cercato di riempire Revolution di citazioni al mito dei Masters, scelta saggia visto che i vecchi fan come il sottoscritto se li aspettano. Quello che non mi piace é come lo hanno fatto, uno stravolgimento del mito. Invece di introdurre il personaggio di Green Goddess (se non sai chi é non sei un vero fan dei Motu ma di Sailor Moon) con il giusto escamotage, hanno fatto trasformare Teela per farle assumere le sue sembianze. Nello step finale della loro evoluzione, Adam e Teela, cambiano ancora sembianze e somigliano tanto a King Grayskull e Veena (non sai chi é? Cosa ci fai ancora qui?). Questa citazione la approviamo. A proposito di questa citazione, Adam da il via alla trasformazione finale con la spada del potere potenziata dalla tecnologia. E chi l’ha potenziata? Proprio lui, il buon Gwildor del film live action con Dolph Lundgren.

Toc toc. Chi é? Sono Hordak signora mia!

Ecco un altro punto a favore di Revolution: l’arrivo di Hordak e degli Horde (con tanto di Grizzlor, Leech e Mantenna a fare gli sboroni) ma senza Imp che si é perso per strada. Ce ne faremo subito una ragione. Una cosa che non mi era piaciuta in Revelation era l’introduzione del personaggio della scheda madre (lei e Andra le aggiunte superflue) a cui era dovuta l’importanza della tecnologia nella storia. In realtà, dietro la rivalsa della tecnologia sulla magia, c’era proprio Hordak e questo ci piace un sacco. Hordak da anche il via all’evoluzione di Skele-Spectrum che apprende tutta la verità sul suo passato: essì, lui era Keldor e fu addestrato proprio da Hordak. Questa scena dell’addestramento viene mostrata tramite un flashback nella Fright Zone (Mattel aspettiamo il playset eh!). Finalmente Skele-svegliato abbandona la sua parte di sfigatissimo a tratti ridicolo e si prende la scena diventando un finalmente temibile Skeletor che, addirittura, vince il duello con il suo vecchio maestro Hordak e lo trafigge urlando “beccati sto trapezio!“. Posa i fazzoletti, Hordak non morirà.

Teela riuscirà a ripristinare Preternia e, alla battaglia, prenderà parte anche lo spirito di Re Randor che corre in soccorso di He-Man nella lotta con il “bullo” Skeletor. Rivedremo in campo anche gli spiriti di Fisto, Clamp Champ e lo spirito santo. Amen. In questa fase ci sarà una veloce carrellata di personaggi: da Granamyr a King Grayskull, da Rio Blast a Ram Man passando per Snout Spout e Marlena in versione Capitan Glenn. Per noi nostalgici un contentino ma comunque molto apprezzato.

Il gran finale e la nuova Eternia

Le varie sottotrame si sviluppano bene e convergono nel finale in cui i buoni hanno la meglio. Qui c’é un altro punto debole secondo me: He-Man decide di abolire la monarchia per dare “il potere” al popolo di Eternia (promettendo anche il ponte sullo stretto di Darksmoke). Il buonismo vomitevole a cui ci ha abituato Netflix non poteva mancare e ce lo hanno rifilato anche stavolta. Francamente non può esistere Eternia senza Eternos Palace ed il Re. Cioé King He-Man. Viva il Re, abbasso il buonismo e il politically correct.

Ma vogliamo bene lo stesso a Smith e a Netflix perché ci regalano un gran finale…sei pronto per lo spoiler sul finale? Se non vuoi beccartelo chiudi qui e tanti saluti.

Il finale é un meraviglioso colpo di scena: Lyn (senza Evil) viene accolta da Zodac tra i Cosmic Enforcers e Hordak é ancora vivo. A prendersi cura di zio Horde c’é…Despara! Ebbene si, la serie si chiude proprio mostrandoci Despara che, se conosci la storia, sai che si tratta di Adora la sorella gemella di Adam. Anche se non abbiamo ancora una notizia ufficiale, questo ci fa ben sperare che arriveranno nuovi episodi. In questi nuovi episodi vedremo She-Ra? Speriamo di si…per l’onore di Grayskull!

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